Mi chiamo
Emily Mignanelli

Dopo aver insegnato molti anni come maestra i bambini mi hanno fatto capire che hanno un solo problema: noi adulti. Così ho deciso di fare la pedagogista per stare accanto agli adulti recuperando le loro infanzie e suturando le ferite rimaste.

Curo gli adulti dalle loro infanzie per tornare dai bambini e vederli per quello che sono.
Lo faccio scrivendo, parlando (tanto mi dicono), viaggiando, tracciando nuove rotte mentre sorseggio the e accarezzo un gatto.

Oltre a questo mi occupo di scuole sperimentali, di pedagogia preventiva, di formazione per insegnanti e adulti.

2008

Rimango incinta a 19 anni e la mia vita viene capovolta.Vivo
esperienze molto forti senza mai perdere d’occhio il bambino che portavo in grembo
al quale faccio due promesse: 1. gli avrei dato una madre realizzata per scamparlo
dal pericolo di rendere lui la mia realizzazione esistenziale; 2. che non sarei mai
scesa a compromessi etici con nessuno e che avrei salvaguardato sempre la vita
prima che gli interessi.

2009

Apro l’associazione Lilliput sulla scia di un’intuizione: dove non c’è nulla si può
creare qualsiasi cosa. Così immagino una piccola rivoluzione educativa partendo da
un piccolo paese di provincia, in una piccola casina dentro un piccolo parco. Lilliput è
per piccoli e i loro grandi diritti, è un nido sperimentale, è un sogno fatto di materia
pulsante e concreta, è il mio laboratorio di umanità e pedagogia vivente.

2013

Il nido non basta più e decido di aprire Serendipità per accogliere bambini dai 3 agli 11 anni. Una scuola che è la messa a terra di tanti studi, viaggi all’estero, convinzioni educative ma soprattutto un luogo dove al centro di tutto ci sono i bambini, ma davvero, talvolta anche del licenziamento dei maestri se questi mostrano di non essere buone guide. La devozione ai bambini è cosa viva da noi (cit. Chandra Livia Candiani). In questo anno mi laureo in Scienze della formazione primaria.

2016

Per 6 mesi mollo ogni certezza e parto con compagno e figli alla volta di India e Stati Uniti. Lo scopo? Abbandonare le certezze, aprire il nostro sguardo allo stupore e farci guidare dalle domande, dall’intuito e dagli incontri riscoprendo un nuovo modo per esser famiglia e mille modi di intendere l’educazione. La verità? Avevo bisogno di ripulire il mio sguardo dai veli dell’inerzia quotidiana per tornare con maggior lucidità a vedere cosa avevo creato. Mentre viaggiavamo tenevo una rubrica su un giornale online, in cui raccontavo il nostro viaggio. La raccolta degli articoli con l’aggiunta di inediti è poi diventata un libro, oggi alla sua seconda edizione.

2017

Nasce la Pedagogia dinamica. La sistematizzazione del progetto educativo, dell’identità pedagogica della scuola e il passaggio di maturità professionale per portare struttura, ordine e linearità in un progetto cresciuto molto velocemente nell’amore e nell’intuizione ma che per rimanere in piedi e poter dire e dare ancora molto necessitava di crescita e chiarezza. Nello stesso anno mi laureo in scienze pedagogiche.

2020

Dieci giorni prima del lockdown ho inaugurato il centro di pedagogia dinamica e sistemica Corallo. Nasce come luogo dove sostenere e curare le famiglie, genitori e bambini, ma anche chi bambini non ne ha e recuperare la propria storia infantile per comprendere l’adulto che è. Se il disagio, i problemi e le difficoltà nascono dalla disinformazione e la guarigione arriva con la comprensione e la conoscenza, allora pedagogia preventiva e curativa, gruppi di sostegno genitoriali, archeologia interiore e sperimentazioni. Nell’autunno di questo anno esce il mio primo libro per Feltrinelli “Non basta diventare grandi per essere adulti”.

2022

Esce il secondo libro per Feltrinelli “Genitori a scadenza” e nasce il percorso online “Se solo lo avessi saputo prima” che darà il via ad una lunga serie di incontri e formazioni virtuali ma soprattutto alla nascita di questa piattaforma.

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