Mamma, è arrivato il momento della nostra nascita

di Alessia Pipitone

10 Novembre, 2023

Illustrazione: Ana Ventura
Scritto da Alessia Pipitone

Mamma, papà grazie.
Grazie per avermi cercato, o semplicemente per avermi permesso di essere qui, so che ancora
non ci siamo visti, non ci siamo incontrati, ma quando sarò pronta questo succederà.
In questi mesi abbiamo iniziato a conoscerci: mamma alle volte ti veniva una gran voglia di
camminare e altre volte sentivi il bisogno di sederti e riposare un po’, ero io che ti chiedevo di
farlo!
Riconosco la voce e le mani di papà e quando le sento mi agito tutta perché sono felice di sentirlo,
altre volte invece con mani che non riconosco preferisco stare ferma e ascoltare.
Vi sono immensamente grata per tutto, soprattutto a te mamma che mi tieni qui dentro da 9 mesi.
Vi ringrazio anche per aver pensato a me, per avermi pensato femmina, per avermi immaginato
mora e ricciolina, con gli occhi verdi. Per aver immaginato il mio sorriso. Per aver immaginato il
mio temperamento: il carattere solare di papà e la dolce determinazione di mamma. Per aver
immaginato il mio sonno beato e angelico nel lettino che avete già preparato accanto a voi, per
avermi immaginata vorace ma delicata al seno. Per aver immaginato di condividere le cene con gli
amici, per aver immaginato le passeggiate nella carrozzina nel parco dietro casa. Per aver
immaginato il mio primo bagnetto, il mio odore.
Mamma, papà, grazie.
Grazie perché ogni volta che avete immaginato queste cose parlavate con voce dolce, perché io
sentivo le carezze attraverso la pancia, sentivo il buon umore di mamma. Sentivo in qualche modo
il vostro amore.
Grazie perché mi avete aiutato a farmi un’idea di cosa mi aspetterà là fuori, io sono veramente
molto curiosa, so che da voi dipende la mia stessa vita e ho un assoluto bisogno di capire come
interagire con voi.
Mamma grazie per aver immaginato di darmi alla luce sorretta da papà, tra una carezza, un sorriso
e un bacio, mentre mani delicate ti massaggiavano la schiena, l’odore delle candele alla cannella
che profumavano la stanza, i Muse facevano da colonna sonora e tu con i movimenti del bacino e
respiri calmi e profondi gestivi il dolore prima delle quattro dolci spinte che mi hanno fatta uscire
dalle tue viscere. Grazie perché questo ti ha permesso di immaginarti nel viaggio più importante
della nostra vita e di prepararti ad esso a modo tuo.
Mamma, papà grazie.

Grazie però spero che non sia un problema se invece nascerò con i capelli biondi lisci non
ricciolini e gli occhi azzurri.
Spero che non sia un problema se ci vorranno delle settimane prima di vedere un accenno di
sorriso sul mio volto, abbiate pazienza, non so nemmeno cos’è un sorriso.
Spero che non sia nemmeno un problema se non sarò esattamente solare, adattarmi alla vita fuori
di qui non credo sarà semplice per me, almeno inizialmente. Per la determinazione potete contarci
invece, ho una gran voglia di vivere.
Spero anche che non sia un problema se non riuscirò a dormirci in quel lettino, so già che preferirò
dormire attaccata a te mamma sentendo il tuo odore, il calore del tuo corpo e ascoltando quella
musica rassicurante che fanno il tuo cuore e il tuo respiro e che mi hanno accompagnata per 9
mesi.
Spero non sia nemmeno un problema se al seno non sarò delicata, cerca di capirmi, non ho mai
conosciuto la fame, ed è da molte settimane che mi sto allenando a succhiare la mia manina ma il
tuo seno sarà diverso e io dovrò imparare. Ma imparerò in fretta vedrai, ne va della mia
sopravvivenza.
Spero davvero di poter conoscere i vostri amici, sono sicura che mi saranno un sacco simpatici,
ma forse è meglio a pranzo perchè a cena sarò tanto, tanto stanca.
Spero che mi ci porterai in quel pacchetto dietro casa, ma per favore non nella carrozzina, tutto
quello sballottamento mi spaventa. E per il bagnetto sì amerò l’acqua e il mio odore vi inebrierà e
vi farà girare la testa.
E mamma mi spiace se il parto non sarà come te lo aspetti. Mi spiace se sarà doloroso da matti, lo
sarà anche per me non credere.

Forse non avrai voglia di essere toccata, forse non avrai voglia di ascoltare la musica, forse l’odore
delle candele ti farà venire la nausea.
Anch’io non so se riuscirò a incanalarmi bene, se riuscirò a fare tutti i movimenti perfettamente, se
riuscirò a far passare la mia testa alla prima spinta. Anch’io ho un po’ di paura.
Per fortuna però è da millenni che nasciamo così, la maggior parte delle volte va tutto bene, io so
quello che devo fare, ho una gran voglia di guardarti negli occhi e dove non arrivano le nostre
possibilità arriva il progresso scientifico, in caso di necessità si prenderanno cura di noi.
Mamma, papà grazie.
Grazie perché avermi immaginata tra le vostre braccia mi ha fatto sentire amata, ma sarò davvero
amata quando mi conoscerete diversa dai vostri sogni e mi tratterete con cura e affetto nonostante
questo.

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