Se volete farvi ascoltare da un bambino dovete studiare fisica

30 Luglio, 2022

illustrazione: La Perera


La pedagogia è la chiave di molte questioni educative ma non tutte, ad esempio il segreto di una delle più sofferte sfide genitoriali è stato nascosto da una qualche divinità burlona nella disciplina più lontana (e incomprensibile) da tutte quelle legate a temi educativi.
Ma neanche Newton l’aveva capito e questa la considererei un’attenuante per tutti coloro che hanno lanciato atomi in aria o si sono sentiti un po’ ioni quando i propri figli non li ascoltavano.

Che poi non è che parliamo del professore delle superiori che non aveva capito, il mio lo chiamavano Saccocciò insomma da lui potevamo anche aspettarcelo, ma stiamo parlando di Isacco, il più grande scienziato di tutti i tempi che i figli non li aveva fatti e forse ecco spiegato perchè non ci si è impegnato un granchè in questa faccenda altrimenti uno con una testa di quel genere qualche dritta ce la dava sicuro.

Ma adesso ve lo dico, con una 4 fisso in fisica, in barba ad ogni profezia nefasta rispetto al mio destino scientifico, vi dico che i bambini non vi ascoltano perchè sono dei liquidi non newtoniani.

“Si definisce fluido non newtoniano (o anche fluido amorfo) un fluido la cui viscosità varia a seconda dello sforzo di taglio che viene applicato.”
Si chiama non newtoniano perchè secondo le teorie di fluidonamica elaborate da Isacco, la viscosità di un liquido non può variare a seconda della forza applicata (certo, perchè non aveva avuto un duenne o qualsiasinumeroenne dentro casa, ve lo dico io, sennò vedevi come cambiava la fluidodinamica)

“Che vor dì sta roba?!”, sento che lo avete sussurrato e allora ve lo spiego come lo avrebbe spiegato Saccocciò che era dell’entroterra marchigiano e avrebbe detto pressapoco così:
“Se metti drendo na ciotola un pocu de amido de maisse e d’acqua e giri veloge, te vjè fori un comboshto che se je dai un garzottu diventa duro, se invece c’entri drendo a modo te fa passà. Che ca**u ve ridete, fa davvero cujì?!”

Facciamo degli esempi per capire meglio.
Se voi riempiste una piscina di questo liquido e entraste dalla scaletta e nuotaste delicatamente, riuscireste a farvi lunghe vasche, lente ma continue.
Se invece decideste di lanciarvi dal trampolino per un tuffo eroico e atletico (sempre una pessima idea ad una certa età) allora state pur certi che vi schiantereste rovinosamente, poi il liquido vi farebbe lentamente sprofondare nelle sue viscere.
Chiaro no?

I bambini rispondono esattamente a questa legge.
Se pretendete da loro ascolto e vi lanciate contro la loro volontà e profonda capacità di autodeterminazione come Harry Potter contro il muro del binario 9 e 3/4, potrete raccogliere i vostri denti in un sol colpo di scopa.

Se anziché pretendere vi mettete in una posizione di comprensione, empatia e morbidezza i bambini vi apriranno le porte della loro ragionevolezza, negoziazione e ascolto.

Ma attenzione, con la fisica non si scherza, una legge scientifica vale sempre, non solo quando ne avete le forze o avete trovato parcheggio al primo colpo e siete freschi come delle rose.
Ergo, se volete verificare l’affidabilità di questa legge dovete metterla in campo sempre o il più possibile.
Indipendentemente da parcheggi, fila in tangenziale, pianeti ostili, karma che fa wrestling con voi.
Se poi non ce la fate adesso sapete con chi prendervela, lo troverete in attesa, comodamente steso presso l’Abbazia di Westminster a Londra.

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